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Saturday 16 November 2013

ECCO IL PRIMO DEI SEI GRAFICI che ci dimostrano la montagna di bugie sui grassi saturi

grassi-saturi
PRIMO GRAFICO:
IN EUROPA, LE NAZIONI CHE CONSUMANO PIU’ GRASSI SATURI PRESENTANO IL PIU’ BASSO RISCHIO DI DANNI AL CUORE
saturated-fat-heart-disease-in-europe
Data from: Hoenselaar R. Further response from Hoenselaar. British Journal of Nutrition, 2012.
Hai mai sentito parlare del cosiddetto “paradosso francese”?
Il termine fu coniato da uno scienziato francese Serge Renaud, che paragonando le abitudini alimentari francesi con quelle americane osservò che a dispetto del maggiore consumo di grassi saturi il francese medio presentava una incidenza decisamente minore di malattie cardiache e coronariche.
Di questo dato scientifico incontrovertibile si sono spesso approfittati i produttori di vino, ipotizzando che il fattore protettivo del cuore fosse da imputare a speciali qualità del vino francese.
D’altra parte lo scienziato in questione era di Bordeaux, regione ben nota per i suoi vini.
In realtà tutti gli studi successivi commissionati dai produttori di vino, e finalizzati a dimostrarne l’effetto benefico sulle coronarie, non hanno mai portato a nessuna evidenza scientifica.
Ciò non di meno, il paradosso francese è conosciuto soprattutto per questa eterna controversia.
Ma se invece sgombriamo il campo dalla questione vino, non possiamo che osservare il dato di fatto incontrovertibile:
la popolazione che consuma una maggiore quantità di grassi saturi è meno esposta ai danni alle coronarie.
Bene…sulla base di questo cosiddetto “paradosso francese”, con questo primo grafico possiamo osservare un “paradosso europeo”!
Il grafico incrocia i dati tra quantità di grassi saturi consumati e numero di morti per problemi cardiaci nelle diverse regioni europee.
E, udite udite, da questo confronto notiamo che nelle regioni europee che consumano quantità maggiori di grassi saturi, i malati di cuore diminuiscono.
Anzi, senza ombra di dubbio, sulla base di questo grafico, possiamo affermare che le regioni dove si consumano più grassi saturi hanno un minore rischio di morire per problemi cardiaci.
Si hai capito bene! Le regioni dove si consumano maggiori quantità di grassi saturi presentano un minore numero di morti per malattie cardiache e coronariche.
Se conosci bene come funziona il corpo e come vengono digeriti ed utilizzati i grassi saturi e mono-insaturi una volta consumati, sai che non hanno nulla a che fare con i problemi cardiovascolari.
Più che un paradosso, la nocività dei grassi saturi potremmo definirla  semplicemente un falso mito!
Qualche decade fa (alla fine degli anni settanta), sulla base di alcuni studi poco attendibili e su conseguenti incaute e discutibili decisioni politiche (che ora è provato che fossero totalmente errate),
fu deciso che l’epidemia di malattie cardiache fosse legata al consumo esagerato di grassi, in particolare di grassi saturi.
A seguito di questo presupposto, le autorità mediche iniziarono a consigliare la sostituzione dei grassi saturi tradizionali con prodotti light e leggeri a base di oli di semi polinsaturi.
Ricerche a tappeto pubblicate sulle riviste scientifiche negli ultimi venti anni hanno provato che non c’è alcuna relazione tra il consumo di grassi saturi e le malattie cardiache, se leggi l’inglese ecco una fonte:
http://ajcn.nutrition.org/content/early/2010/01/13/ajcn.2009.27725.abstract
L’idea che i grassi saturi aumentino il rischio di malattie cardiache era totalmente infondata eppure è diventato un luogo comune universale, ecco un’altra fonte:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0899900711003145
In realtà consumare grassi saturi accresce non solo la quantità di HDL presente nel sangue (il cosiddetto colesterolo “buono” e protettivo per i vasi) ma ciò che è molto più importante,  modifica qualità e struttura delle molecole di LDL.
Le molecole di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) sono piccole, dense e pericolose per i vasi ( quando c’è continua insulina in circolo nel sangue, e l’insulina è un ormone che viene prodotto nel momento in cui consumi qualsiasi alimento che contiene zucchero, semplice o complesso), ma diventano più morbide, grandi e non pericolose quando consumi maggiori quantità di grassi saturi.
Quindi possiamo ragionevolmente affermare che non solo i grassi saturi non danneggiano i vasi ma svolgono addirittura un compito protettivo.
Ecco perchè la carne, il burro, il tuorlo d’uovo non sono assolutamente cibi di cui avere paura.
A patto ovviamente che siano di buona qualità!
Vuoi sapere quali sono i grassi saturi e mono-insaturi di qualità e come puoi procurarteli facilmente?
Eccoli:
- uova bio fresche e allevate a terra, al supermercato o negozio bio
- burro bio di capra o mucca,  al supermercato o negozio bio
- ghee (burro chiarificato biologico),  al supermercato o negozio bio
- carne biologica o da allevamenti da pascolo (molto diffusi in Irlanda e Argentina) e che puoi trovare in qualsiasi buona macelleria (chiedendo ovviamente)
- il prosciutto o il CULATELLO  CHE PUOI ACQUISTARE PRESSO QUESTO SITO.

- pollo ruspante, carne ovina e caprina (animali mai allevati con mangimi), e che puoi trovare in qualsiasi buona macelleria (chiedendo ovviamente)
- salmone selvaggio fresco, in pescheria
- olio di cocco bio (che trovi in qualsiasi negozio biologico ben fornito e su internet)
- olio extravergine d’oliva bio, al supermercato o negozio bio
Continua a seguire gli altri 5 grafici ,
domani troverai il secondo  commentato e pubblicato su questo blog.

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